La biorivitalizzazione cutanea
una nuova terapia dei difetti cutanei

La biorivitalizzazione, o biostimolazione, cutanea è una metodica in grado di ricompattare la matrice extracellulare e stimolare i fibroblasti (cellule del tessuto connettivo) ad una maggior produzione di collagene ed elastina. Essa antagonizza il naturale processo di invecchiamento della cute con l'apporto di elementi mirati e specifici nell'epidermide e nel derma. Consente quindi di migliorare idratazione, tonicità, luninosità e trama della cute. Può essere utilizzata in combinazione coi filler, per migliorarne e prolungarne l'effetto.
La biorivitalizzazione fa uso di un insieme di aminoacidi precursori del collagene che ha la capacità di aumentare la popolazione fibroblastica sia per migrazione che per proliferazione, oppure di acido ialuronico (di origine non animale) che permette di creare una idratazione profonda e di lunga durata a livello del derma, in quanto essendo un normale componente del corpo umano attira acqua nelle cellule, mantenendole giovani e vitali. Si combatte in questo modo la naturale perdita di acido ialuronico dell'età avanzata, che si manifesta con cute disidratata, rilassata, atonica e rugosa.
Il protocollo prevede l'utilizzo di una preparazione iniettabile, di un integratore alimentare (flaconcini da bere), e di preparati cosmetici in creme e maschere. Il trattamento iniettivo è effettuato tramite microiniezioni ai vertici di un reticolo, mentre l'integrazione per bocca è in grado di diffondere la base aminoacidica in tutto l'organismo, riducendo così la dispersione sistemica della sostanza iniettata.
Il trattamento iniettivo è effettuato a cadenza settimanale per un totale di 4 o 5 settimane, più un trattamento al mese di mantenimento. Per ottenere i risultati migliori è opportuno eseguire due cicli di biostimolazione all'anno, in primavera e autunno.
La biostimolazione si esegue a livello del volto, del decoltè e del dorso delle mani.