Diete Personalizzate
 

Il sovrappeso e l'obesità sono in costante aumento e causano molte patologie, come la sindrome dismetabolica (combinazione di ipertensione, obesità, dislipidemia e diabete), che possono portare a un forte aumento del rischio cardiovascolare. Altrettanto pericolose sono le diete "fai da te" che, nella migliore delle ipotesi, dopo la loro sospensione fanno rapidamente riacquistare i Kg. persi, e possono causare carenze nutrizionali anche gravi.
Prima di intraprendere una dieta è bene eseguire analisi del sangue, e valutarle caso per caso. Inoltre, il medico valuterà alcuni parametri come il peso, l'altezza, la composizione corporea e le esigenze nutrizionali del paziente per individuare la dieta personalizzata più idonea a ciascun caso.
È quindi stabilito un programma di dimagrimento, valutando l'apporto calorico bilanciato necessario in base alla costituzione e all'attività fisica. Tramite un programma al calcolatore è quindi generata la dieta personalizzata per sette o quattordici giorni, che tiene conto anche delle esigenze e delle preferenze alimentari del paziente. Un esempio di dieta settimanale è visibile qui.
La perdita di peso con una dieta equilibrata varia da 300 a 700 grammi a settimana. Nelle prime due settimane la perdita può essere maggiore, essendo soprattutto legata alla perdita di acqua.
È utile svolgere un'attività fisica adeguata alle condizioni di salute del paziente, perché si consumano più calorie, aumenta la massa muscolare conferendo un aspetto più tonico e soprattutto l'aumento del consumo di calorie tende a mantenersi anche durante il riposo.
Ancora più importante della dieta è l'educazione alimentare, che il medico dovrà insegnare al paziente in modo che il peso raggiunto sia mantenuto per il resto della vita. Alcune regole che ci possono aiutare per una giusta alimentazione sono:

  • utilizzare zuccheri complessi (amidi), contenuti in pane, pasta e riso, al posto di quelli semplici come lo zucchero commerciale (saccarosio);
  • utilizzare latte parzialmente scremato, che riduce l'apporto di grassi animali lasciando inalterato l'apporto di calcio;
  • ridurre l'uso di formaggi, specialmente quelli stagionati che hanno un'elevato contenuto di grasso;
  • mangiare più pesce, anche congelato, limitando la carne (specialmente quella rossa);
  • limitare l'uso di sale, che provoca ritenzione idrica e ipertensione;
  • avere un'adeguata assunzione di fibre;
  • limitare l'uso degli alcolici, che sono estremamente energetici;
  • prediligere l'oluo extravergine d'oliva rispetto al burro e alla margarina;
  • utilizzare verdura e frutta di stagione, perché ricche di vitamine, sali minerali e fibre.